Notule
(A cura
di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE
E NOTIZIE - Anno XIV – 02 luglio 2016.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind
& Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a
fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta
settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in
corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di
studio dei soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del testo: BREVI
INFORMAZIONI]
La scoperta della prima mutazione all’origine della sclerosi multipla in due famiglie non è ancora nota a tutti, come desumiamo da numerosi scritti venuti alla nostra attenzione in questi giorni. Pertanto suggeriamo a tutti coloro che non l’abbiano già fatto, di leggere l’articolo da noi pubblicato nelle “Note e Notizie” l’11 giugno 2016: Trovata la prima mutazione che spiega la sclerosi multipla.
Per la malattia di Parkinson un nuovo farmaco neuroprotettivo sarà presto sperimentato. Le Douaron e colleghi, per scoprire composti neuroprotettivi dei neuroni dopaminergici degeneranti nella malattia di Parkinson, hanno definito e sintetizzato una seconda generazione di molecole derivate dalla 6-aminoquinoxalina, basandosi sugli studi che li avevano portati a scoprire i primi composti neuroprotettivi penetranti nel cervello MPAQ (5c). I ricercatori hanno selezionato il migliore di questi composti: PAQ (4c). La notevole azione neuroprotettiva di questa molecola sembra in parte dovuta all’attivazione di canali recettoriali del reticolo endoplasmico (ryanodine). Il composto 4c si è mostrato in grado, in un modello murino di malattia di Parkinson, di attenuare la neurodegenerazione, candidandosi come nuovo farmaco. [Le Douaron G., et al. J Med Chem. - Epub ahead of print June 24, 2016].
Il maltrattamento durante l’infanzia comporta l’innalzamento della copeptina del siero negli anni seguenti. La copeptina è un marker di attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-midollare del surrene, tipica dello stress. I maltrattamenti dei bambini sono associati ad una persistente riprogrammazione della risposta allo stress, pertanto Coelho e colleghi hanno misurato i livelli sierici della copeptina, rilevando l’associazione del suo innalzamento con i maltrattamenti, indipendentemente da altre variabili [Cfr. Psychiatry Clin Neurosci. doi: 10.1111/pcn.12412, 2016].
Per la APP implicata nella malattia di
Alzheimer individuato un nuovo ruolo fisiologico. La APP è studiata da
tempo come precursore dei peptidi amiloidi implicati nella formazione delle
placche nella malattia di Alzheimer, ma i suoi ruoli fisiologici sono ancora
poco conosciuti. Marik e colleghi hanno dimostrato
nell’adulto che, nella plasticità dipendente dall’esperienza, l’APP ha un ruolo
chiave nella potatura degli assoni. In particolare, sembra intervenire nei
processi di plasticità corticale scolpendo le ramificazioni degli assoni. [Cfr. Marik S. A., et al. PNAS USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.1604299113, 2016].
Sorprendentemente i temuti radicali liberi dell’ossigeno possono fornire protezione dall’aterosclerosi nel cervello e in altre sedi. Le cerebropatie vascolari sono una delle cause principali di danno cerebrale dell’età avanzata. È stato scoperto che la comparsa delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) nell’aterosclerosi (il processo che porta alla formazione di ateromi) non è sempre segno del temuto stress ossidativo. Sia nell’uomo che nel topo, NOX4 che forma H2O2, a differenza di NOX1 che forma superossido, può agire come modulatore negativo di infiammazione e rimodellamento, conferendo protezione. [Cfr. Arterioscler Thromb Vasc Biol 36 (2): 295-307, 2016].
Sedere in una postura rilassata ha migliorato le prestazioni nella soluzione di problemi matematici in bambini giapponesi. In uno studio concepito per valutare l’influenza della postura sulle prestazioni cognitive, condotto su 28 bambini di una scuola elementare giapponese, è stata registrata l’attività elettrica dei principali gruppi muscolari impegnati nella statica posturale in posizione seduta, sia in una condizione in cui si chiedeva ai bambini di tenere il busto eretto, come vuole la buona educazione comportamentale, sia in una condizione di libertà di mettersi più comodi a proprio piacimento. Sulla base di studi pregressi, si era ipotizzato che il mantenimento della postura da scolaro modello fosse una sorta di compito cognitivo minore, in grado di assorbire risorse sottraendole alla base neurofunzionale impiegata per l’attività mentale richiesta per l’esecuzione di compiti scolastici. Il rilievo dell’attività mioelettrica ha dimostrato che, quando i bambini erano impegnati nei processi mentali richiesti da compiti matematici, i loro gruppi muscolari posturali principali tendevano al rilassamento, e il rilassarsi dei muscoli era maggiore con problemi matematici più impegnativi. Speculando su questi risultati gli autori dello studio hanno concluso che una postura più libera e rilassata possa liberare potere neurofunzionale da mettere a disposizione delle operazioni cognitive.
Ma
un’obiezione è stata sollevata da Marjoirie Woollacott, ricercatrice che studia il controllo motorio
all’Università dell’Oregon. Secondo la Woollacott,
per verificare in modo più appropriato quanto si è cercato di studiare, sarebbe
stato necessario testare le prestazioni matematiche degli scolari, prima non
dicendo loro di fare attenzione alla postura, e poi, con problemi identici nella
sostanza ma diversi nella forma, chiedendo di fare attenzione (controllo cosciente) al mantenimento del
busto eretto durante l’esecuzione del compito. Probabilmente, impostando gli
studi in questo modo su un numero molto più alto di partecipanti, magari anche
di diverse fasce di età da mettere a confronto, si potrà avere una risposta
definitiva sull’interferenza del mantenimento della postura con l’esecuzione di
compiti cognitivi. [Cfr. Veronique Greenwood, The Problem with
Perfect Posture. Sci Am Mind 27 (2):15, 2016].
La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.